Interruption of the relationship between humans and pets: the “interspecific damage” in the italian legal debate
Interruzione della relazione tra umani e animali d’affezione: il “danno interspecifico” nel dibattito giuridico italiano;
Interruzione della relazione tra umani e animali d’affezione: il “danno interspecifico” nel dibattito giuridico italiano
Materia
animals; law; sentient beings; family; emotional relationship; non-pecuniary damage; animali; diritto; esseri senzienti; famiglia; relazione affettiva; danno non patrimonialeDescripción
In the last 30 years Italian doctrine and jurisprudence have debated whether or not the non-pecuniary profile of the damage suffered by the owner for the killing of his pet (so-called “interspecific damage”) can be compensated. The Court of Cassation with a firm orientation, and still current today, excludes the possibility of compensation; while in the jurisprudence on the merits a favorable orientation is increasingly consolidating also on the basis of: the data that progressively emerge from the knowledge of the life sciences on animals, the evolution of the concept of family, socio-cultural practices. The text analyzesthe current state of the debate with extensive references to doctrine and jurisprudence, focusing attention on the legal foundations of the topics. Nella dottrina e giurisprudenza italiane degli ultimi 30 anni si dibatte della risarcibilità o meno del profilo non patrimoniale del danno patito dal padrone per l’uccisione del suo animale d’affezione (cosiddetto “danno interspecifico”). La Corte di Cassazione con un orientamento fermo, e ancor oggi attuale, ne esclude la risarcibilità; mentre presso la giurisprudenza di merito si sta consolidando sempre più un orientamento favorevole anche in base: ai dati che progressivamente emergono dalle conoscenze delle scienze della vita sugli animali, all’evoluzione del concetto di famiglia, alle prassi socio-culturali. Il testo analizza lo stato attuale del dibattito con ampi riferimenti di dottrina e giurisprudenza, focalizzando l’attenzione sui fondamenti giuridici delle argomentazioni. Nella dottrina e giurisprudenza italiane degli ultimi 30 anni si dibatte della risarcibilità o meno del profilo non patrimoniale del danno patito dal padrone per l’uccisione del suo animale d’affezione (cosiddetto “danno interspecifico”). La Corte di Cassazione con un orientamento fermo, e ancor oggi attuale, ne esclude la risarcibilità; mentre presso la giurisprudenza di merito si sta consolidando sempre più un orientamento favorevole anche in base: ai dati che progressivamente emergono dalle conoscenze delle scienze della vita sugli animali, all’evoluzione del concetto di famiglia, alle prassi socio-culturali. Il testo analizza lo stato attuale del dibattito con ampi riferimenti di dottrina e giurisprudenza, focalizzando l’attenzione sui fondamenti giuridici delle argomentazioni.
URL de acceso al recurso
https://revistas.juridicas.unam.mx/index.php/derecho-comparado/article/view/1855910.22201/iij.24484873e.2023.167.18559
Editor
Universidad Nacional Autónoma de México, Instituto de Investigaciones Jurídicas